Nel lontano 1909, a Pieve Santo Stefano, in una strada in cui passano i carretti dalle ruote cigolanti, un artigiano di nome Geremia Nasini apre la sua bottega di falegnameria. Geremia costruisce mobili e lo fa come può, lavorando talvolta con mezzi di fortuna e in condizioni difficili.

Arrivano le guerre, l’attività prosegue nonostante le difficoltà di quegli anni bui e difficili. Nel 1944, Attilio Nasini, figlio di Geremia, usando il monoblocco di una corriera bruciata e altri materiali di recupero, costruisce una sega a nastro azionata da un motore a scoppio. La passione per la realizzazione di mobili e l’arrivo del boom economico inducono la famiglia Nasini ad incrementare la produzione. Inizia così un periodo di fiorente attività economica e l’azienda diventa un punto di riferimento primario per tutto il centro Italia. Arrivano i grandi marchi dell’arredamento, cambiano le mode, aumenta il benessere e comincia anche un fiorente commercio.

Oggi, il marchio Nasini e l’impronta di questa famiglia di mobilieri, proseguono con una nuova gestione, in cui alla manualità artigiana, si uniscono la cura dei dettagli d’interni, la ricerca e lo studio di soluzioni di arredo personalizzate.  Il cliente è accompagnato e seguito scrupolosamente in ogni fase e anche il montaggio dei mobili viene sempre eseguito con personale interno. E’ il maestro Claudio Nasini che guida l’azienda di famiglia e che cura personalmente il disegno.

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